Sostenere l’innovazione in Piemonte, guardando ai numeri

    Di Marco Manero - Regione Piemonte, Direzione Competitività del sistema regionale Settore Monitoraggio, valutazioni e controlli

    Il sostegno pubblico a processi di innovazione tecnologica in Piemonte è incentrato sul Fondo Europeo per lo Sviluppo Regionale, attraverso il finanziamento di un articolato insieme di progetti e iniziative. La complessità degli interventi richiede una verifica sistematica del loro andamento procedurale e finanziario, come pure dei risultati ottenuti. Tale sistema di monitoraggio è alla base della valutazione delle politiche, e può rappresentare uno stimolo per migliorare l’efficacia degli strumenti a disposizione dell’amministrazione regionale.

    Un mosaico di interventi per la Ricerca e lo Sviluppo

    In Piemonte il supporto pubblico a processi di innovazione tecnologica sul territorio è da due decenni incentrato sul Fondo Europeo per lo Sviluppo Regionale, nel più ampio contesto della “politica di coesione” dell’Unione Europea. Tale importante risorsa finanziaria è pianificata, come è noto, attraverso Programmi Operativi di durata settennale, che prevedono il cofinanziamento delle diverse misure (principalmente agevolazioni per la realizzazione di investimenti) da parte dell’Unione, dello Stato e della Regione.

    Il Programma Operativo Regionale in corso ha consentito di sostenere significative esperienze di ricerca e sviluppo, alcune in continuità con il passato ed altre di nuova introduzione. Rientrano tra le prime strumenti storici come i Poli di innovazione e le Piattaforme Tecnologiche (meccanismi di agevolazione sperimentati in passato, ulteriormente estesi a nuovi settori e/o filiere produttive). Inedite e di nuova introduzione sono invece le azioni che hanno finanziato l’industrializzazione dei risultati della ricerca e la qualificazione di infrastrutture di ricerca pubbliche.

    Com’è facile immaginare, si tratta di un insieme di iniziative piuttosto eterogeneo e con un certo grado di complessità: l’amministrazione regionale definisce le singole azioni e le mette in relazione fra loro attraverso i propri documenti strategici, tenendo conto delle linee guide definite a livello comunitario. In particolare, gli obiettivi in termini di sostegno a ricerca e innovazione tecnologica sono stabiliti seguendo logiche e priorità fissate dalla Strategia regionale di specializzazione intelligente (S3). Con essa Regione si propone di individuare le priorità di investimento in ricerca, sviluppo e innovazione del territorio alla base dei vantaggi competitivi del Piemonte nel medio e lungo termine.

    Questa attenzione alla coerenza tra le diverse misure di politica pubblica messe in campo non è tuttavia sufficiente: il gran numero di beneficiari e progetti rende necessari strumenti di verifica sistematica dell’andamento delle diverse iniziative adottate. Per tale motivo è stato costruito un sistema di controllo dei dati e indicatori (di risultato e di output) delle iniziative: un monitoraggio finanziario, procedurale e fisico della realizzazione del programma.

    Il sistema di monitoraggio è peraltro alla base della “rendicontazione” annuale sul Programma Operativo, formalmente presentata ad un Comitato di Sorveglianza composto da rappresentanti delle istituzioni, delle parti economiche e sociali, della società civile.

    La rilevazione dei dati e una buona conoscenza dei riscontri sul campo delle politiche regionali va però oltre a questi aspetti, perché rappresenta un passaggio obbligato per la quantificazione dei risultati delle varie Azioni e di conseguenza della loro valutazione.

    “Guardare ai numeri” nel dettaglio può inoltre fornire uno stimolo per migliorare l’efficacia delle politiche pubbliche nei loro aspetti procedurali e amministrativi. Infatti, una buona definizione delle finalità dell’amministrazione e degli strumenti con cui essa opera non è una condizione sufficiente per il loro successo: è necessario considerare anche il modo in cui sono in concreto realizzati. E ciò per tutta la durata del processo, dal momento in cui una proposta viene presentata a quando viene valutata, finanziata, realizzata, rendicontata e infine controllata.

     

    L’analisi sistematica degli interventi pubblici come spunto di riflessione e miglioramento.

    Il solo Asse I del Programma Operativo Regionale, specificamente dedicato a rafforzare ricerca, sviluppo tecnologico e innovazione, conta su una dimensione finanziaria di circa 460 milioni di Euro e ad oggi ha sostenuto oltre 1.000 interventi.

    Guardando ai beneficiari, l’83% è rappresentato da imprese e la restante parte da altri enti, soprattutto centri di ricerca. Si tratta di iniziative che implicano la gestione di molti aspetti diversi tra loro: amministrativi-finanziari e legati all’attività di ricerca vera e propria, spesso svolta in termini collaborativi fra soggetti giuridici diversi.

    In senso più ampio il sostegno all’innovazione è parte integrante anche di altri importanti ambiti tematici del Programma, come la digitalizzazione della pubblica amministrazione e l’adozione di soluzioni tecnologiche per la riduzione dei consumi energetici.

    Tab. 1 Le principali Azioni della Regione Piemonte con l’obiettivo di rafforzare la ricerca, lo sviluppo tecnologico e l’innovazione

     

     

    La presenza di un buon numero di soggetti attivi sui temi dell’innovazione e di una rete di relazioni sviluppata negli anni sul territorio regionale definisce quello che è stato più volte descritto come un vero e proprio “eco-sistema” dell’innovazione (EOCIC 2019). In tale articolato scenario il monitoraggio rappresenta la fonte dei dati necessari per più approfondite iniziative di valutazione delle politiche: l’importanza delle caratteristiche di accuratezza e tempestività delle informazioni raccolte è qui evidente.

    Per quanto riguarda il supporto all’innovazione tecnologica questo aspetto è inoltre rilevante da un particolare punto di vista: la capacità di valutare quanto le policies messe in campo siano coerenti con il contesto tecnologico e con le direttrici di trasformazione del sistema produttivo. Gli studi svolti finora dall’IRES Piemonte in qualità di valutatore indipendente del Programma Operativo confermano la centralità dei temi della digitalizzazione e della sostenibilità, intesa come propensione ad investimenti in grado di ridurre l’impatto ambientale (Barella et al. 2018; Cominu e Ferrero 2019). Si tratta delle due traiettorie tecnologiche su cui concentrare le politiche pubbliche identificate dalla S3.


     
    Fig. 1 La Strategia di Specializzazione intelligente della Regione Piemonte in sintesi

    Disporre di informazioni aggiornate relative ad ogni intervento e paragonarle fra loro può offrire ulteriori spunti di riflessione sui fattori in grado di influenzarne il successo.

    Un esempio di tale approccio riguarda la tempistica degli interventi. La necessaria premessa è che se si parla di innovazione la rapidità di reazione ai mutamenti dello scenario tecnologico è uno dei fattori cruciali dal punto di vista competitivo. L’interpretazione dell’interesse di imprese e centri di ricerca alle diverse opportunità di finanziamento fornisce allora importanti indicazioni su dove concentrare le risorse disponibili.

    Non solo: alcuni componenti, a prima vista non fondamentali, sono in grado di modificare significativamente la capacità di uno strumento nell’incidere sui comportamenti dei potenziali beneficiari. Ci si riferisce qui all’importanza della certezza dei tempi nei procedimenti amministrativi – dal punto di vista sia di analisi dei singoli progetti sia autorizzatorio – come pure all’utilità di garantire tempistiche regolari per i bandi di agevolazione che si intende ripetere nel tempo.

    Questi aspetti intervengono in particolare sul cosiddetto “effetto accelerazione” delle misure di sostegno all’innovazione, ossia la capacità di aumentare la velocità della messa in opera di un investimento rispetto all’ipotetica situazione di assenza dell’intervento pubblico (Cuttica e Ferrero 2020).

    Altri elementi di gestione del fattore tempo possono influire sull’efficacia dei programmi di ricerca finanziati. Ad esempio una maggiore o minore flessibilità dei percorsi: saper reagire rapidamente a richieste di modifica (probabili e spesso necessarie in progetti di Ricerca e Sviluppo) può fare la differenza. Ancora, saper gestire nella maniera corretta le fasi della rendicontazione e del controllo contribuisce a migliorare il rapporto tra pubblica amministrazione e tessuto produttivo, favorendo la comprensione dei risultati ottenuti. Infine, la tempistica delle erogazioni è ovviamente un aspetto che non può non interessare i beneficiari delle agevolazioni.

    Si tratta di fattori legati all’organizzazione delle misure, in grado di influire sull’accessibilità dei diversi strumenti di sostegno all’innovazione in un territorio e sulla capacità di attrarre e sostenere progetti di eccellenza. In tal senso le politiche per l’innovazione dipendono anche dalle strutture chiamate a gestirle e dalla loro preparazione professionale.

    La Regione Piemonte, come si è visto, ha strutturato un proprio sistema di monitoraggio, che la mette in grado di riflettere su questi punti in una prospettiva di costante apprendimento: non a caso la gran parte degli atti di programmazione si sofferma sulle “lezioni apprese” dalle esperienze realizzate e dalle attività di valutazione.

     

    Le lezioni apprese a confronto con il prossimo programma di sviluppo 2021-2027

    Le osservazioni che si è tentato sin qui di argomentare vanno considerate anche in riferimento al prossimo – e imminente – periodo di programmazione del Fondo Europeo per lo Sviluppo Regionale. Il Piemonte potrà con ogni probabilità contare su un supporto pubblico all’innovazione e alla ricerca dal punto di vista finanziario pari, se non superiore, a quello del settennio passato. Alcune traiettorie tecnologiche aumenteranno la propria importanza, ad esempio quelle legate allo sviluppo sostenibile; altre si confermeranno come cruciali per il sistema produttivo locale, in particolare il completamento di processi di digitalizzazione già avviati.

    L’elaborazione di strategie e politiche di sostegno all’innovazione si trova però di fronte a una forte incertezza sul futuro, in una situazione mondiale che non ha precedenti nella storia recente.

    Ancora una volta viene in evidenza la necessità di riuscire ad avere in ogni momento il polso della situazione per quanto riguarda l’attuazione delle diverse azioni di sostegno al sistema produttivo e della ricerca. Ciò tanto più per interventi che presentano fisiologicamente un orizzonte temporale di medio-lungo periodo (si pensi alla progettazione, realizzazione e messa in funzione di un laboratorio di ricerca).

    D’altra parte è opportuno che l’impianto della struttura di monitoraggio – a partire dal sistema di raccolta dati, dall’insieme degli indicatori e dalla capacità di gestirlo e interpretarlo – sia mantenuto nel tempo: solo questo elemento infatti permetterà un confronto fra i due periodi di programmazione in grado di fornire indicazioni sull’attuazione delle strategie messe in campo e sulle decisioni da prendere in futuro.

    Bibliografia

    European Observatory for Clusters and Industrial Change (EOCIC), Policy Briefing Piemonte, Publications Office of the European Union, Luxembourg, 2019.

    Barella, D., Cominu, S., Ferrero, V., Saracco, P., Rapporto di valutazione della misura IR2: “Industrializzazione dei risultati della ricerca”, IRES Piemonte, Torino, 2018.

    Cominu, S., Ferrero, V., Indagine sulle strategie di innovazione delle imprese in Piemonte, rapporto di ricerca IRES Piemonte, Torino, 2019.

    Cuttica, G., Ferrero, V., Efficienza energetica e fonti rinnovabili nelle imprese (Misura 4B.2.1). Rapporto di valutazione, IRES Piemonte, Torino, 2020.

     

     

    Tag: Fondo Europeo Sviluppo Regionale, monitoraggio, innovazione tecnologica

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