di Silvio De Nigris (Regione Piemonte)
Il Settore sviluppo energetico sostenibile della Regione Piemonte si occupa da anni della raccolta e sistematizzazione dei dati energetici del proprio territorio. La disponibilità dei dati è infatti un presupposto imprescindibile a qualsiasi attività di pianificazione.
La Regione Piemonte è inoltre coordinatore territoriale del Patto dei Sindaci, l’iniziativa europea che organizza il network dei Comuni impegnati a definire e attuare una strategia volta a promuovere la neutralità climatica del proprio territorio. I dati raccolti ed elaborati sono messi a disposizione di tutti i Comuni Piemontesi e vengono utilizzati per redigere un Rapporto Statistico sull’Energia. L’ultima edizione del documento aggiorna al 2019 e, ove possibile, al 2020 le principali informazioni statistiche in materia di energia disponibili per la regione Piemonte. Le fonti informative consultate sono: ENEA, GSE, TERNA, Ministero dello Sviluppo Economico, nonché rilevazioni puntuali presso i distributori locali di energia.
Il documento presenta il bilancio energetico regionale, volto a descrivere i principali flussi energetici che insistono sul territorio piemontese e le dinamiche in atto sugli usi finali di energia. Viene quindi trattato il comparto della generazione elettrica, che risulta essenziale per comprendere quanto in atto sul fronte delle fonti rinnovabili e sull’andamento delle emissioni di CO2. Segue poi un’analisi dedicata alle fonti energetiche rinnovabili e ai consumi dei principali vettori energetici: energia elettrica, prodotti petroliferi e gas naturale. Il Rapporto si conclude con un monitoraggio dell’andamento in atto dei principali indicatori energetici alla luce degli obiettivi definiti nel Piano Energetico Ambientale Regionale (PEAR).
Analisi dei risultati
Osservando il bilancio energetico regionale, è possibile constatare che la produzione interna, quasi esclusivamente collegata alle fonti energetiche rinnovabili, è limitata al 14,4% dei Consumi interni lordi (CIL). Il Piemonte dipende, pertanto, da approvvigionamenti extraregionali per più dell’85%. Inoltre, la dipendenza si concentra sulle fonti energetiche fossili e sul gas naturale in particolare. Una parte consistente dei flussi energetici passa attraverso processi di trasformazione prima di giungere agli usi finali. Le trasformazioni più importanti intervengono per la generazione di energia elettrica e calore, cui contribuiscono molteplici vettori energetici, quali gas naturale (in modo prioritario), prodotti petroliferi e fonti rinnovabili.
Per quanto riguarda il Consumo finale lordo (CFL), il settore civile (somma di domestico e terziario) continua a rappresentare circa la metà complessiva dei consumi, mentre la restante quota si ripartisce tra trasporti (27%) e industria (23%). Il settore agricolo riveste un ruolo marginale. Rispetto agli anni precedenti, tutti i settori fanno registrare un calo di consumo. In particolare, è interessante la dinamica dei trasporti e del settore civile, chiaramente in controtendenza rispetto al passato che era contrassegnata da un tendenziale aumento.
Dopo un periodo di sostanziale stabilità, infatti, il 2019 mette in evidenza una contrazione dei consumi, che porta il dato totale al di sotto della soglia dei 10 Mtep (milioni di tonnellate equivalenti di petrolio) con un calo di circa il 6% rispetto all’anno precedente. Il dato del 2019 è il più basso registrato dall’ENEA negli ultimi dieci anni. La contrazione dei consumi sarà verosimilmente confermata o rafforzata nel 2020, in cui saranno evidenti gli effetti del lockdown in particolare nel settore dei trasporti. A calare, come già anticipato, non è più solo il comparto industriale (come negli ultimi anni), ma anche quelli del trasporto e del civile (residenziale e terziario).
Tabella 1. Consumi Finali Lordi in Piemonte e Consumo Interno Lordo
Settori |
2009 |
2010 |
2011 |
2012 |
2013 |
2014 |
2015 |
2016 |
2017 |
2018 |
2019 |
CIL |
13.022 |
13.757 |
13.028 |
12.527 |
12.504 |
11.661 |
12.499 |
12.693 |
13.282 |
12.879 |
12.489 |
CFL |
10.564 |
11.009 |
10.263 |
9.864 |
10.280 |
9.721 |
10.127 |
10.276 |
10.416 |
10.294 |
9.695 |
industria |
2.787 |
2.820 |
2.516 |
2.380 |
2.360 |
2.297 |
2.320 |
2.393 |
2.381 |
2.322 |
2.255 |
trasporti |
2.678 |
2.794 |
2.928 |
2.620 |
2.791 |
2.897 |
2.921 |
2.847 |
2.866 |
2.810 |
2.678 |
civile |
4.830 |
5.134 |
4.558 |
4.604 |
4.881 |
4.285 |
4.641 |
4.797 |
4.931 |
4.934 |
4.530 |
Agric/pesca |
264 |
257 |
258 |
256 |
244 |
239 |
240 |
233 |
234 |
224 |
229 |
altri settori |
5 |
5 |
3 |
4 |
4 |
4 |
5 |
6 |
4 |
4 |
3 |
Fonte: ENEA 2021.
Per quanto riguarda la generazione di energia elettrica, anche nel 2020, il Piemonte si conferma una regione che produce più della propria domanda interna (+4,4 TWh nel 2020). Nonostante le fonti rinnovabili giochino un ruolo importante (circa il 37% della produzione netta), è la generazione termoelettrica basata sul gas a detenere la quota prioritaria. Il picco di produzione elettrica complessiva si registra nel 2019 e supera i 30 TWh.
Figura 1. Produzione e domanda elettrica in Piemonte
Fonte: TERNA 2021.
Andando ad osservare il contributo delle fonti rinnovabili (elettriche e termiche) sui consumi finali di energia, si può constatare che nel 2019 tale percentuale è stata pari al 18,7%, la quota più alta finora registrata. A crescere sono state le rinnovabili elettriche, ai massimi della serie storica pubblicata dal GSE, ma non le rinnovabili termiche. In valore assoluto il contributo delle fonti energetiche rinnovabili cala leggermente rispetto agli anni passati, ma grazie alla contrazione più che proporzionale dei Consumi finali lordi, la quota di copertura delle rinnovabili è cresciuta.
Complessivamente le fonti rinnovabili ammontano nel 2019 a 1.860 ktep, di cui 941 ktep elettriche e 820 termiche. Queste ultime sono in riduzione, mentre le fonti rinnovabili elettriche mostrano un tendenziale aumento.
Le rinnovabili si ripartiscono come segue:
- biomassa: 889 ktep (di cui 732 termiche e 157 elettriche)
- idraulica: 626 ktep
- solare:176 ktep (di cui 155 da fotovoltaico e 21 da solare termico)
- pompe di calore: 164 ktep
- eolico (2 ktep), geotermia (1 ktep)
Tabella 2. Contributo delle fonti rinnovabili in Piemonte (dati in ktep)
Indicatore |
2012 |
2013 |
2014 |
2015 |
2016 |
2017 |
2018 |
2019 |
Consumo finale lordo |
10.303 |
10.709 |
10.191 |
10.605 |
10.763 |
10.478 |
10.563 |
9.953 |
Fonti rinnovabili elettriche |
788 |
860 |
898 |
930 |
921 |
925 |
917 |
941 |
Fonti rinnovabili termiche |
865 |
986 |
927 |
958 |
1.021 |
1.017 |
965 |
820 |
Fonti rinnovabili Totali |
1.653 |
1.846 |
1.825 |
1.888 |
1.943 |
1.941 |
1.882 |
1.860 |
Percentuale FER/CFL |
16,0% |
17,2% |
17,9% |
17,8% |
18,1% |
18,5% |
17,8% |
18,7% |
Fonte: GSE 2021.
Per quanto riguarda il consumo di energia elettrica, la dinamica in atto in Piemonte negli ultimi vent’anni è caratterizzata da una prima fase di leggero incremento dei consumi (fino al 2008), seguita da una successiva riduzione, particolarmente evidente nell’anno 2020, a causa dell’effetto della pandemia. Il settore terziario, che aveva registrato una crescita lineare fino al 2018, evidenzia una forte contrazione nell’ultimo biennio, con una riduzione del 20% tra il 2018 e il 2020. Il settore domestico mostra un andamento relativamente stazionario negli ultimi otto anni. Per contro, il settore industriale registra un continuo calo di consumi con valori che sono del 28% inferiori a quelli del 2000. Nonostante il calo, l’industria detiene comunque una quota maggioritaria di consumi elettrici complessivi (49,5% nel 2020).
Figura 2. Andamento dei consumi di energia elettrica nei settori di utilizzo
Fonte: TERNA 2021.
Analizzando nello specifico i consumi elettrici del settore pubblico, si osserva un fenomeno di tendenziale e strutturale miglioramento dei consumi per la Pubblica Illuminazione a partire dal 2015 in avanti su tutto il territorio piemontese, con riduzioni che raggiungono i 20 punti percentuali in alcune province. Tale andamento è sicuramente ascrivibile all’innovazione tecnologica introdotta dalle lampade a LED e all’impegno dei Comuni ad ammodernare le proprie linee di illuminazione pubblica. È probabile aspettarsi, infatti, che tale dinamica risulti ancora più evidente nei prossimi anni.
Prodotti Petroliferi (Benzine, gasolio, GPL, Olio Combustibile)
Le vendite dei prodotti petroliferi sono state relativamente costanti a partire dal 2013 attestandosi a valori prossimi ai 2.8 Mtep. Il 2020 fa eccezione in questa dinamica, le vendite sono infatti calate di circa il 19% rispetto all’anno precedente. Tale contrazione è ulteriormente evidente se si osservano le vendite del solo comparto autotrazione. A titolo meramente esemplificativo, comparando i consumi di gasolio del 2020 rispetto a quelli registrati in media tra il 2010-2011, le vendite di gasolio per autotrazione risultano inferiori del 29%. In conseguenza del lockdown, infatti, i consumi sono calati in modo molto evidente nei trasporti e per contro sono aumentati negli usi per il riscaldamento.
Tabella 3. Vendite di prodotti petroliferi (tutti gli usi) - dati in ktep
Settori |
2010 |
2011 |
2012 |
2013 |
2014 |
2015 |
2016 |
2017 |
2018 |
2019 |
2020 |
Gasolio |
2.189 |
2.248 |
1.952 |
1.904 |
1.897 |
1.902 |
1.919 |
1.925 |
2.009 |
1.937 |
1.559 |
GPL |
255 |
228 |
219 |
218 |
206 |
200 |
225 |
223 |
221 |
225 |
214 |
Olio combustibile |
115 |
88 |
75 |
42 |
29 |
42 |
33 |
20 |
19 |
14 |
10 |
Benzina |
887 |
828 |
719 |
660 |
676 |
657 |
683 |
610 |
618 |
654 |
511 |
Totale |
3.446 |
3.392 |
2.966 |
2.825 |
2.808 |
2.801 |
2.861 |
2.779 |
2.866 |
2.830 |
2.294 |
Fonte: MISE 2021.
Anche per quanto riguarda il consumo di gas naturale, il 2020 ha fatto registrare un calo di consumi, rispetto ai valori degli anni precedenti, portando il dato complessivo a 7,5 miliardi di metri cubi di consumo, ben il 6% in meno rispetto al 2019. Anche in questo caso, la riduzione è sicuramente effetto del lockdown e nel comparto industriale la contrazione è pari a circa il 10%.
Conclusioni
Ampliando lo sguardo all’orizzonte di medio periodo (il 2030), si può affermare che le dinamiche in atto sui principali indicatori (quota di rinnovabili sui consumi finali, riduzione di Consumo Interno Lordo e Consumo Finale Lordo e andamento delle emissioni di CO2) sono in linea con gli obiettivi indicati dal Piano Energetico Ambientale Regionale.
Il dato dei Consumi Finali Lordi (CFL) del 2019 è, come detto, inferiore ai 10 Mtep e pertanto in linea con gli obiettivi indicati nel PEAR, che stimava un CFL di 9.952 ktep nel 2020 e 8.645 ktep nel 2030.
Per quanto riguarda l’obiettivo sulle fonti rinnovabili, il dato attuale del 18,7% è tendenzialmente allineato con quello previsto per il 2030 nel PEAR, pari al 27,5%. La previsione di crescita attesa nei prossimi anni, superiore a quella attuale, sembra garantire il raggiungimento dell’obiettivo regionale. Per contro, è opportuno tenere in considerazione la revisione della politica europea che con la strategia “FIT for 55”, di recente emanazione, prevede un obiettivo al 2030 ben superiore a quello precedente e pari al 40%.
Per quanto riguarda le emissioni di CO2, nel 2019 il dato registra il suo valore più basso e poco superiore alle 24 Mton (circa il 23% rispetto al dato del 1990), facendo prefigurare un andamento allineato con la riduzione attesa al 2030 indicata nel PEAR (-40% rispetto al 1990).
Anche in questo caso la strategia europea del “Fit for 55”, per adeguarsi all’obiettivo di lungo periodo della neutralità di carbonio al 2050, pone obiettivi più stringenti ed ambiziosi (-55%) che richiedono un ulteriore salto nel processo di decarbonizzazione in atto.
Bibliografia
AAVV, 2022, Piano Energetico Ambientale Regionale, Regione Piemonte
Silvio De Nigris, 2022, Rapporto Statistico sull’Energia in Piemonte. Anno 2021, Regione Piemonte
Per approfondimenti :
Rapporto Statistico sull’Energia in Piemonte. Anno 2021 - https://bit.ly/3xrVqAh.
Parole chiave: fonti energetiche rinnovabili, efficienza energetica, bilancio energetico