di Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo. (IRCRES - CNR)
L’impatto del cambiamento tecnologico sul capitale umano è storicamente molto intenso e può essere gestito con una politica della formazione che consenta un adattamento delle competenze al cambiamento in corso, sia dal lato delle mansioni operative, che da quello delle mansioni manageriali.
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di Giuseppe Bergesio (IREN Energia)
Introduzione
Le politiche energetiche trovano una fondamentale declinazione nel contesto urbano e nella ricerca dell’equilibrio tra efficienza energetica e sostenibilità ambientale il principio a cui ricondurre le strategie gli interventi settoriali.
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di Armando Quazzo (SMAT)
Introduzione
Il servizio idrico integrato richiede la gestione coordinata delle diverse fasi del ciclo delle acque: dalla captazione alla depurazione. L’articolo si sofferma sui fanghi da depurazione che costituiscono il prodotto della fase finale del servizio idrico integrato, ovvero il trattamento delle acque reflue civili ed industriali con la restituzione dell’acqua depurata affinché possa ritornare all’ambiente in una perfetta logica di economia circolare.
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di Walter Ceresa (GTT)
Introduzione
Il servizio di Trasporto Pubblico Locale (TPL) è un servizio pubblico fondamentale e cioè l’offerta di tutti i mezzi di trasporto collettivo (bus, treni, tram, metropolitane) che contribuiscono al soddisfacimento del bisogno di mobilità in ambito urbano, regionale e infra-regionale. che consente e milioni di persone di recarsi a scuola o al lavoro o assecondare la domanda di mobilità per il tempo libero.
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di Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo. (SMAT)
Introduzione
In Italia, come nel resto del mondo, è molto aumentata la consapevolezza sull'importanza e strategicità della risorsa acqua. Ad aumentare è anche l’attenzione rivolta alla gestione di questo bene primario. Da questo punto di vista il Nord-Ovest rasenta indubbi elementi di forza: la rete distributiva spicca nel panorama italiano per la maggiore efficienza.
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di Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo. (REF)
Introduzione
Nelle Regioni del Nord-Ovest, 558 imprese di servizi pubblici locali compongono un “gruppo industriale” che fattura ogni anno 17 miliardi di euro e occupa circa 42 mila addetti, generando utili per 332 milioni e realizzando ogni anno investimenti per oltre 1,6 miliardi di euro.
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di Sandro Baraggioli (Confservizi Piemonte e Valle d'Aosta)
Come evidenziato dal Rapporto Istat sulla competitività dei settori produttivi, la crisi non ha modificato le caratteristiche strutturali del sistema produttivo italiano. I tratti salienti della struttura produttiva italiana non sono mutati nel corso delle due fasi recessive che hanno colpito la nostra economia dal 2008.
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di Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo. (ACEA Pinerolese)
Introduzione
Quando si parla di economia circolare, di green economy e di Rifiuti/Risorse spesso l’immaginario comune vola a chissà quali teorizzazioni lontane dalla vita quotidiana. In realtà gran parte dell’innovazione dipende dall'organizzazione dei sistemi dei servizi.
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di Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo. (Istituto di Ricerca sulla Crescita Economica Sostenibile del Consiglio Nazionale delle Ricerche)
Introduzione(1)
Nel campo della moda il consumatore è cambiato. Si possono osservare almeno due aspetti di tale cambiamento: il primo è legato al nuovo ruolo del consumatore nella complessa dinamica del consumo; il secondo ha a che fare con l'attuale transizione verso un'economia circolare e stili di vita più responsabili per il proprio benessere e quello del pianeta. Nel rapporto tra fornitore e utilizzatore del bene, lo scettro è ormai passato dal brand a chi effettua l'acquisto (Rinaldi e Testa, 2013): con l'aumentare delle informazioni e della concorrenza, il consumatore è più competente, esigente, selettivo, sensibile al prezzo e libero di cambiare marca e stile.
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di Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo. (Università degli Studi di Torino, Dipartimento di Giurisprudenza)
Introduzione
La rilevanza del settore tessile per l'economia globale e locale nonché l'evoluzione del quadro normativo internazionale in questo ambito hanno costituito lo spunto per la realizzazione di un lavoro di ricerca, nell'ambito del Dipartimento di Giurisprudenza dell'Università di Torino, finalizzato ad evidenziare criticità e potenziali trasformazioni degli scambi internazionali di questi prodotti a partire dal Secondo dopoguerra fino ai giorni nostri.
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di Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo. (Ircres-CNR)
Introduzione(1)
Tradizionalmente la lana è usata soprattutto nel settore dell'abbigliamento, ma ha anche altri sbocchi, i più comuni nel mercato dei tessuti per l'arredamento, per le imbottiture e nell'artigianato. Tuttavia le applicazioni alternative più recenti sono varie e interessanti anche per i possibili impatti in termini di quantità di materiale potenzialmente utilizzabile. Alcune, più massive, stanno superando la fase sperimentale e sono già in scala industriale o semi-industriale, come nel tessile tecnico per la bioedilizia.
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di Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo. (Cnr-Ircres) e Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo. (Università di Torino)
Modelli organizzativi di filiera(1)
Nell'attuale filiera della lana rustica è possibile individuare tre modelli organizzativi principali, che si caratterizzano per una progressiva diminuzione dei costi fissi a favore dei costi variabili a seconda della produzione effettuata: 1. filiera integrata. Un unico soggetto si occupa dell'intera lavorazione, dall'allevamento al prodotto finito (filati o tessuti). In Italia non esistono esempi di filiera integrata a livello industriale.
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di Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo. (Università di Torino)
Introduzione(1)
Progettare una filiera di lana rustica oggi significa riscoprire prodotti, e conseguentemente processi di trasformazione, già presenti nell'industria tessile nei primi decenni del Novecento, quando la lana rustica figurava tra le materie prime principali, e in seguito abbandonati a favore della lavorazione delle lane pregiate e delle fibre sintetiche che oggi incontrano maggiormente il favore del pubblico. Tale filiera si etichetta come sostenibile dal punto di vista ambientale in quanto trasforma lana considerata un rifiuto per via delle fibre grossolane che ne rendono difficile la lavorazione, e quindi smaltita con un elevato impatto ambientale.
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di Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo. (Ircres-CNR)
Introduzione(1)
Il distretto tessile di Biella, tra periodi di splendore e altri più bui, resta sicuramente un'eccellenza per il Piemonte ed un settore cardine su cui concentrare gli sforzi anche nei prossimi anni. La produzione di filati, tessuti e abbigliamento, specie se in lana, vede infatti un'elevata specializzazione proprio in Piemonte, oltre che in Toscana e Veneto. In particolar modo, le imprese d'eccellenza si concentrano nei distretti di Biella e Prato.
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di Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo. (Istituto di Ricerca sulla Crescita Economica Sostenibile del Consiglio Nazionale delle Ricerche)
Introduzione
Il settore tessile e abbigliamento (T&A) continua a rivestire un ruolo importante e strategico per lo sviluppo del nostro paese e del Piemonte in particolare. Questo numero di Politiche Piemonte prende spunto da due ricerche recenti, pubblicate e presentate a Torino nel 2016. La prima, realizzata dall'Istituto di Ricerca sulla Crescita Economica Sostenibile del Consiglio Nazionale delle Ricerche, ha studiato un caso di innovazione della filiera tessile: l'utilizzo di lana rustica italiana, scarto dell'allevamento ovino, per la produzione di capi di sartoria e maglieria. Il libro "Economa del tessile sostenibile: la lana italiana" di Pagliarino, Cariola e Moiso, è stato presentato alla Casa dell'Ambiente di Torino il 23 maggio 2016.
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di Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo. (Università degli Studi di Milano-Bicocca, Dipartimento di Sociologia e Ricerca Sociale)
Istituti di credito, imprese e crisi economica
La crisi economica iniziata nel 2008 si è caratterizzata, in molti paesi, da una rilevante riduzione dei prestiti finanziari ad imprese e famiglie. Secondo un recente studio CNA-Kpmg , in Italia nel periodo gennaio 2012- gennaio 2016, il credito alle imprese si è ridotto di circa 112 miliardi di euro (pari a oltre l'11% dello stock complessivo di credito erogato alle imprese). Tale riduzione ha però colpito maggiormente le piccole imprese: per questo segmento, infatti, essa si è attestata intorno al 20%. Inoltre, la differenza di accesso al credito fra medio-grandi imprese e piccole imprese si è accentuata dal 2014: sempre secondo lo studio CNA-Kpmg, dal 2014 ad inizio 2016, le imprese con più di 20 dipendenti hanno visto aumentare il credito ottenuto nei loro confronti dello 0,7% l'anno, mentre le seconde lo hanno visto diminuire dell'1,7%.
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