Un problema emergente, la salute mentale tra gli immigrati

    di Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo. (Psichiatra - Asl Biella)

    La dimensione del fenomeno

    Al 1° gennaio 2016 gli stranieri residenti in Piemonte erano 422.027; di questi, 169.862 comunitari e 255.586 non comunitari. Rispetto al 2015 la popolazione straniera residente è diminuita di 3.421 unità, registrando tuttavia un lieve aumento della sua incidenza percentuale sul totale dei residenti in Piemonte (dal 9,6 % al 9,7 %, a fronte di una media nazionale dell' 8,2%).

    Le evidenze a supporto delle azioni del PASM

    di Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo. (Dors), Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo. (Dors) e Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo. (IRES Piemonte)

    Introduzione

    Come in tutte le discipline che riguardano la salute ed il benessere dell'uomo, anche nell'ambito della Salute mentale tutte le azioni di promozione, prevenzione, cura e riabilitazione dovrebbero essere orientate secondo l'approccio dell'evidence based medicine, ovvero "l'uso coscienzioso, esplicito e giudizioso delle migliori e più aggiornate prove di efficacia per prendere decisioni sulla assistenza dei pazienti.

    Le informazioni a supporto del Piano per la salute mentale. A che punto è il Piemonte?

    di Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo. (IRES Piemonte)

    Introduzione

    La disponibilità di informazioni e di immagini - di salute, dei servizi – che consentano di monitorare i percorsi di cura delle persone con problemi di salute mentale rappresenta un prerequisito essenziale per l'applicazione del Piano d'Azione per la Salute Mentale (PASM) che la Regione Piemonte si appresta ad approvare.

    La costruzione di un Piano d’Azione sulla Salute Mentale in Piemonte attraverso un percorso partecipato

    di Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo. (IRES Piemonte) e Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo. (Eclectica)

    Le origini del progetto

    Nel 2015 erano poco meno di 57.000 i pazienti afferenti ai Dipartimenti di Salute Mentale piemontesi. Le persone a rischio di incorrere, nella loro vita, in problemi di salute mentale, sono molte di più: circa 800.000 in Piemonte secondo le stime dell'Organizzazione Mondiale della Sanità, una persona su quattro tra quelle che si rivolgono ai servizi sanitari.

    Editoriale n.47 - La sanità può essere smart? Azioni concrete per l’innovazione

    di Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo. e Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo. (IRES Piemonte)

    Testata_Articoli_47

    Introduzione

    La parola smart è oggi tra le più impiegate nel mondo del lavoro e non solo. Si tratta di un aggettivo che ha assunto l'accezione di "intelligente", rapido, brillante, sveglio. Si identifica con la capacità intellettiva di pensare o reagire velocemente agli stimoli esterni, adeguandosi alle nuove realtà e recependone i cambiamenti. L'aggettivo viene usato nelle più svariate espressioni: smart city, smart mobility, smart building, smart working, smart economy, così come smart TV, smart card, smartphone, smartwatch e persino smart food. Il termine "smart" è sempre più riferito a oggetti, luoghi e attività in relazione alle persone, con l'obiettivo di migliorare la qualità della vita, ridurre l'impatto ambientale e puntare sull'innovazione tecnologica.

     

    Il consumo di prodotti ittici freschi nella ristorazione sanitaria

    di Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo. (IRCrES - CNR)

    Introduzione

    In Italia, come in molti altri paesi occidentali, la popolazione sta invecchiando progressivamente. In base ai dati dell'Istat , l'aspettativa di vita alla nascita è di 80 anni per un uomo e 85 per una donna e questi valori sono cresciuti di 10 anni negli ultimi 40 anni. L'indice di dipendenza degli anziani, cioè il rapporto tra anziani e popolazione attiva (14-65 anni), è pari al 30% e raddoppierà nei prossimi 50 anni (Istat, 2011). Con l'aumento dell'età, le condizioni di declino psicofisico e cognitivo e le patologie legate all'invecchiamento diventeranno più frequenti. Crescerà la popolazione che risiede nelle case di riposo per periodi estesi e i malati ricoverati nei reparti ospedalieri geriatrici, caratterizzati da degenze prolungate (Istat, 2013).

    L’integrazione delle reti logistiche

    di Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo. (IRES Piemonte)

    Introduzione

    L'organizzazione e la pianificazione delle attività di logistica dei beni sono destinate a divenire sempre più un asset primario all'interno del sistema ospedaliero e sanitario. Tale processo ha un rilievo strategico in termini di efficacia (per i percorsi di cura dell'utente) ed efficienza (per i destini aziendali) e la sua ottimale gestione contribuisce fortemente alla razionalizzazione, sostenibilità, semplificazione e sicurezza del governo dei beni. Da qui nasce l'esigenza di introdurre elementi di innovazione e sviluppo che possano concorrere sia alla razionalizzazione dei "percorsi" della distribuzione dei prodotti, sia all'ottimizzazione del processo di stoccaggio, approvvigionamento, informatizzazione.

    Lo sviluppo dei centri unificati di chirurgia robotica?

    di Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo., Chiara Rivoiro, Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo. (IRES Piemonte)

    Introduzione

    Quando si parla di chirurgia robotica si fa riferimento ad interventi eseguiti da strumenti che, utilizzando procedure elettroniche, sostituiscono la mano del chirurgo. Ad oggi non si tratta ancora di strumenti in grado di acquisire dati, elaborarli e proporre in modo autonomo sequenze operative adeguate. Si dovrebbe pertanto più propriamente parlare di telechirurgia: è ancora il chirurgo, infatti, che, posto a distanza dal tavolo operatorio, gestisce gli strumenti nella regione operatoria del corpo del paziente tramite console dotata di monitor e manipolatori.

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