di Paolo Balistreri - Confindustria Piemonte
Il Piemonte si caratterizza per la sua alta vocazione imprenditoriale e in particolare manifatturiera, che ne fa uno dei territori a maggior concentrazione di consumo e produzione d’Europa. Grazie alla sua posizione strategica, punto nevralgico rispetto ai flussi economici europei, e al suo valore imprenditoriale (Pil, n. di aziende, export, ecc.), potrà svolgere un ruolo da protagonista a livello nazionale dello sviluppo logistico e generare valore per rendere competitive le proprie aziende. A tal fine sarà di supporto il Piano di settore della Logistica e della mobilità, in corso di elaborazione in Regione
nel quale il comparto delle infrastrutture deve assumere il doppio ruolo di sostegno agli investimenti e all’occupazione e di asse portante per la ripresa stabile e duratura dell’economia regionale, attraverso linee programmatiche e di indirizzo chiare affinché siano assunti e rispettati i relativi impegni politici e finanziari su questo settore e sui servizi logistici come leve per l’innovazione e la riduzione dei costi.
Il “modello Genova” è stato richiamato nei colloqui per il nuovo governo e può essere il riferimento per un nuovo modo di affrontare il tema delle infrastrutture assumendo la variabile “tempo di realizzazione” come elemento qualificante dell’opera pubblica.
L’obiettivo è di misurarsi con le realtà più dinamiche e innovative d’Europa. È quindi imprescindibile poter contare su una rete infrastrutturale moderna, rapida e intelligente, sugli adeguamenti agli standard europei per le tratte di adduzione dai nodi logistici (porti, interporti, terminali logistici e impianti industriali) di territorio ai corridoi europei, ad una politica di incentivazione per aumentare significativamente il trasporto su ferro e per l’ambiente e ancora, di servizi abilitanti ovvero una rete interconnessa attraverso fibre ottiche e sistemi intelligenti per l’interscambio di informazioni come nel progetto della Piattaforma Logistica Nazionale.
Una politica condivisa del nord ovest e una semplificazione delle procedure doganali, degli standard autorizzativi insieme a una azione per la formazione di nuove figure professionali 4.0 non possono mancare nell’agenda regionale che punti alla riconquista e al consolidamento della propria posizione di eccellenza nello scacchiere europeo.
Per rispondere a questa vera e propria sfida occorre inquadrare tali politiche in una visione di area vasta raccordando e integrando la propria attività con altre regioni del nord, seguendo lo sviluppo (da accelerare) dei maggiori corridoi europei, con la prosecuzione degli interventi sul sistema Genova e l’avvio della nuova piattaforma di Maersk (Cosco) di Vado Ligure, la gestione del Ferro bonus (da incrementare). Tutto ciò impegna il nostro sistema a collaborare con la Regione, avendo ben chiaro il contesto internazionale e le opportunità che sono in gioco.
Le proposte di lavoro
Confindustria Piemonte - con il supporto delle imprese associate, rappresentate nella Commissione di imprenditori Trasporti e Logistica, di recente costituzione, ritiene di poter contribuire fattivamente nell’individuazione delle scelte e allo sviluppo dei programmi operativi, per sostenere e implementare una politica di sviluppo per la logistica e le infrastrutture, non più intesa nel suo ruolo ancillare rispetto a servizio del sistema produttivo e distributivo, ma un comparto autonomo capace di sviluppo di nuove tecnologie e competenze professionali.
Vediamo più da vicino due ambiti di azione nei quali la collaborazione pubblico-privato è già avviata e si conferma come un efficace modalità di elaborazione e sviluppo di risultati concreti e di controllo dei tempi di realizzazione il più possibile in linea con la competitività europea e globale che abbiamo delineato.
Ci riferiamo al Piano strategico dei trasporti e della logistica ed all’avvio operativo di OTI Piemonte, come innovativo strumento di valutazione e controllo dei tempi di realizzazione dei progetti.
Il Piano della Logistica Regionale (PRLOG)
Nell’ambito della predisposizione del Piano della Logistica Regionale, abbiamo individuato alcuni temi prioritari, che sono emersi anche durante la fase 1 del processo “Conoscere il territorio”, conclusasi ad ottobre 2020.
- Rilevazione O-D delle merci su ferro e gomma;
- Scelte e tempi per l’adeguamento delle tratte di connessione dagli interporti –terminal ai corridoi e ai porti;
- Definizione dell’offerta dei servizi alla merce necessari e auspicati di livello europeo;
- Individuazione dei bisogni strutturali e di attrezzature per portarli ad un livello adeguato di eccellenza europea in logistica ferroviaria e stradale;
- Servizi doganali efficienti – orari, luoghi per i controlli, ecc.;
- Fonti di finanziamento per l’implementazione dei terminal per l’upgrading richiesto.
OTI Piemonte: il tempo come fattore essenziale per la ripartenza
L’Osservatorio Territoriale Infrastrutture del Piemonte (OTI Piemonte) nasce vent’anni fa in Confindustria Piemonte, con l’Unione Industriale di Torino e la Camera di Commercio di Torino, allo scopo di monitorare lo stato di avanzamento dei progetti infrastrutturali, ritenuti strategici per il territorio, e di proporre iniziative per il superamento delle criticità.
Nel 2020 la rete dei partner aderenti è stata ampliata, con l’adesione di Regione Piemonte e di Unioncamere Piemonte, dando all’iniziativa il suo pieno respiro regionale. Obiettivo del progetto è rendere accessibili le informazioni, lavorare in trasparenza, manifestare le criticità, sollecitare gli attori coinvolti ed essere propositivi attraverso la predisposizione del Rapporto OTI Piemonte.
L’Osservatorio, che si sostanzia nella realizzazione e nel costante aggiornamento di un sito web con finalità informative, allo stato attuale monitora oltre 50 opere infrastrutturali strategiche (l’elenco è ampliabile) per un valore complessivo di circa 29 miliardi di euro.
Le opere monitorate sono articolate per sistemi infrastrutturali (Corridoio Mediterraneo, Corridoio Reno- Alpi, Nodo metropolitano torinese, Sistema aeroportuale, Sistema pedemontano, Sistema dei valichi alpini, Sistema dei centri intermodali, Sistema delle connessioni immateriali - Banda Ultra Larga) e per settori (ferrovie, viabilità, piattaforme logistiche intermodali, trafori e valichi, trasporto pubblico locale, connessioni immateriali) e sono consultabili nella sezione “monitoraggio opere” del sito web. La piattaforma web è completata anche dalle sezioni “Notizie” con articoli tratti dalla principale rassegna stampa ed eventi connessi al mondo delle infrastrutture e dei trasporti, “Documenti”, “Rapporti annuali” e “Link”.
Una sezione specifica è inoltre dedicata ai “Corridoi Europei”: obiettivo dell’Osservatorio è anche tracciare periodicamente un quadro delle attese, dei risultati e degli impegni che devono essere assunti e via via conseguiti per il 2030. A scala europea l'obiettivo a dieci anni è completare i corridoi europei (TEN-T) e l’aumento della modalità ferroviaria per uno sviluppo green sia per le merci sia per le persone. In particolare, la realizzazione della Torino - Lione e del Terzo Valico Appenninico – unitamente alle relative tratte di adduzione e allo sviluppo del Sistema dei Nodi Logistici piemontesi sono fondamentali per il disegno di mobilità europeo.
Ogni anno, nel primo trimestre, proporremo un racconto che - a partire dall’analisi del contesto, in particolar modo politico, che ha caratterizzato l’anno precedente - sinteticamente illustra gli avanzamenti (o rallentamenti o situazioni di stallo) in relazione alle più importanti opere afferenti a ciascun sistema infrastrutturale anche con un riepilogo a «valutazione semaforica».
Nella primavera del 2021 pubblicheremo il primo “Rapporto OTI Piemonte 2020”.
Per approfondimenti si segnalano i seguenti LINK:
www.otipiemonte.it
Parole chiave: trasporti, logistica, infrastrutture