di Roberto Moriondo - Comune di Novara
Il PUMS è lo strumento strategico di pianificazione che intende soddisfare i bisogni di mobilità delle persone migliorando la qualità della vita in città. Attraverso la definizione di azioni volte a migliorare il sistema della mobilità, in un orizzonte temporale di medio e lungo periodo, il PUMS si pone come obiettivi generali: efficacia ed efficienza del sistema della mobilità; sostenibilità energetica e ambientale; sicurezza della mobilità stradale; sostenibilità socio economica.
Premessa
Il Comune di Novara sta lavorando alla predisposizione del Piano di Sostenibilità Ambientale della Città, del Piano per la Logistica Sostenibile Novarese e del Piano Urbano di Mobilità Sostenibile[1] (PUMS).
Questo contributo si focalizza sull’analisi del PUMS, lo strumento strategico di pianificazione che intende soddisfare i bisogni di mobilità delle persone migliorando la qualità della vita in città.
Attraverso la definizione di azioni volte a migliorare il sistema della mobilità, in un orizzonte temporale di medio e lungo periodo, il PUMS si pone come obiettivi generali:
- efficacia ed efficienza del sistema della mobilità;
- sostenibilità energetica e ambientale;
- sicurezza della mobilità stradale;
- sostenibilità socio economica.
Il Piano Urbano di Mobilità Sostenibile (PUMS) è lo strumento di pianificazione strategica istituito dall’art. 22 della legge n. 340 del 24 novembre2000, che, in un orizzonte temporale di medio-lungo periodo (10 anni), sviluppa una visione di sistema della mobilità urbana, proponendo il raggiungimento di obiettivi di sostenibilità ambientale, sociale ed economica attraverso la
definizione di azioni orientate a migliorare l’efficacia e l’efficienza del sistema della mobilità e la sua integrazione con l’assetto e gli sviluppi urbanistici e territoriali.
Il decreto 4 agosto 2017 del Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti (MIT), pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale n. 233 del 5 ottobre 2017, contiene le linee guida per la redazione del PUMS su tutto il territorio nazionale, secondo quanto previsto dall’art. 3, comma 7, del Decreto legislativo n. 257 del 16 dicembre 2016.
Le città metropolitane, gli enti di area vasta, i comuni e le associazioni di comuni con popolazione superiore a 100.000 abitanti, predispongono ed adottano nuovi PUMS, secondo le linee guida di cui all’art. 1 del D.M.T. 233/2017, entro ventiquattro mesi dall’entrata in vigore del presente decreto.
Le linee guida comprendono:
- una procedura uniforme per la redazione ed approvazione dei PUMS;
- l’individuazione delle strategie di riferimento, degli obiettivi macro e specifici e delle azioni che contribuiscono all’attuazione concreta delle strategie, nonché́ degli indicatori da utilizzare per la verifica del raggiungimento degli obiettivi dei PUMS.
Il nuovo approccio alla pianificazione strategica della mobilità urbana assume come base di riferimento il documento “Guidelines. Developing and Implementing a Sustainable Urban Mobility Plan (Linee Guida Eltis)”, approvato nel 2014 dalla Direzione generale per la mobilità e i trasporti della Commissione europea ed è in linea con quanto espresso dall’allegato “Connettere l’Italia: fabbisogni e progetti di infrastrutture” al Documento di economia e finanza del 2017.
Lo sviluppo e l’implementazione del PUMS non va interpretata come un successivo livello di pianificazione dei trasporti, ma in un’ ottica di integrazione del sistema dei trasporti e delle procedure in essere, considerando che il punto focale della pianificazione abbia come riferimento i “cittadini” visti nelle loro vesti di viaggiatori, imprenditori, clienti, visitatori, studenti ecc.
In altre parole l’obiettivo del PUMS è quello di “pianificare per le persone”.
Le pratiche di pianificazione già adottate in altri paesi europei dimostrano come questo tipo di pianificazione della mobilità, in cui il cittadino è messo al centro, porta ad un incremento del livello di qualità della vita nell’area urbana comportando benefici in termini di miglior sicurezza stradale, maggior attrazione degli spazi pubblici, miglioramento della salute dei cittadini e riduzione del carico ambientale.
Nel mese di marzo del 2019 il Consiglio Regionale del Piemonte ha approvato il “Piano di Risanamento della Qualità dell’Aria – PRQA”, adottato dalla Giunta Regionale con la DGR n. 4-7848 del 12 novembre 2018.
Il Piano, partendo dall'analisi dello stato della qualità dell’aria del Piemonte, valutando le concentrazioni degli inquinanti al fine di identificare le porzioni di territorio oggetto di superamento dei limiti, e individuando inoltre le fonti emissive di sostanze nocive, ha definito 47 misure di intervento, relative ad ambiti diversi, finalizzate al miglioramento della qualità dell’aria: 22 in materia di trasporti, 9 in ambito di energia, 5 per l’industria, 5 per l’agricoltura, 2 relative alla riqualificazione urbana e 4 concernenti la comunicazione.
In particolare, il PRQA alla misura TR.10 - Piani Urbani della Mobilità Sostenibile - sottolinea come i comuni o le associazioni di comuni con oltre 100.000 abitanti dovranno predisporre ed adottare il nuovo PUMS.
Tra le Azioni previste dal PRQA nell’Allegato A del Piano stesso, ci sono una serie di “azioni” che riguardano specificatamente misure di intervento che dovranno essere tenute conto nell’ambito della redazione del PUMS di Novara e che, nel documento “linee guida” sono state riportate tra le “azioni” da intraprendere.
Inquadramento programmatico
Come abbiamo visto Il PUMS è uno strumento di pianificazione strategica che, in un orizzonte temporale di medio- lungo periodo (10 anni), da inquadrarsi nello scenario pianificatorio regionale e nazionale, deve essere concepito in un’ottica di integrazione e messa a sistema degli strumenti di pianificazione territoriale e trasportistica già esistenti a livello locale, qualora le Amministrazioni ne siano dotate, ponendosi come piano sovraordinato ai piani di settore.
Figura 1 - La viabilità del Comune di Novara
In particolare il PUMS è da intendersi quale strumento di pianificazione della mobilità sovraordinato rispetto a quelli descritti al capitolo 4 delle «Direttive per la Redazione, adozione ed attuazione dei Piani urbani del traffico» redatte dal Ministero dei lavori pubblici, in seguito a quanto disposto dall’art. 36 del decreto legislativo 30 aprile 1992, n. 285, Nuovo codice della Strada.
Dal punto di vista gerarchico quindi l’ordine degli strumenti di Pianificazione della mobilità a livello comunale sarà la seguente:
1° Piano urbano della mobilità sostenibile (PUMS);
2° Piano urbano del traffico (PUT).
Il PUMS è nettamente differenziato dal PUT, ma è con esso interagente.
Il PUMS è un piano strategico di medio-lungo termine, con il quale si affrontano problemi di mobilità la cui soluzione richiede «investimenti» e quindi risorse finanziarie e tempi tecnici di realizzazione, oltre che la realizzazione di politiche urbane/metropolitane complesse e intersettoriali. Gli obiettivi vengono perseguiti «non a risorse infrastrutturali inalterate».
Il PUT, invece, essendo un piano di breve periodo, assume «risorse infrastrutturali inalterate» ed organizza al meglio l’esistente; esso è, quindi, sostanzialmente un piano di gestione.
In tale ottica è evidente che dall’analisi delle criticità irrisolvibili con il PUT possano individuarsi le opere previste dal PUMS e che il PUT, una volta realizzate le opere del PUMS, dovrà̀ essere rivisto poiché risulta mutato l’insieme delle infrastrutture disponibili.
Il PUMS potrà prevedere anche interventi in variante a strumenti urbanistici vigenti che saranno oggetto di aggiornamento secondo le procedure di legge.
Nel caso in cui le Amministrazioni approvino il PUMS seguendo le procedure di approvazione dei Piani urbanistici/territoriali esso si configura come variante da recepire negli strumenti vigenti.
I (macro) obiettivi del PUMS di Novara
Il territorio della Provincia di Novara e il Comune di Novara in particolare, già oggi, ma ancor più nei prossimi anni, grazie alla sua particolare collocazione geografica, sarà interessato dalle prospettive di sviluppo e di potenziamento delle "principali direttrici di mobilità europee".
Di fatto, il territorio provinciale viene a collocarsi quale nodo crocevia di due importanti direttrici di sviluppo europeo, ovvero:
- il corridoio di sviluppo Nord-Sud, lungo la direttrice europea Rotterdam - Genova;
- il corridoio di sviluppo Est-Ovest, lungo la direttrice europea Barcellona/Lione-Trieste-Kiev.
In particolare, la direttrice Nord-Sud prevede il potenziamento del corridoio ferroviario lungo l'asse Rotterdam - Genova, attraverso l'adeguamento e il rafforzamento delle trasversali alpine previste dal progetto Alp-Transit sia attraverso la linea Novara-Lötschberg-Sempione che attraverso la linea Novara-S.Gottardo.
La direttrice Est-Ovest prevede, invece, il collegamento meridionale dell'Europa occidentale, da Barcellona e Lione, con l'Est europeo, ovvero verso Kiev passando per Trieste.
Il quadro di sviluppo del sistema dei trasporti internazionali, che interesserà il territorio provinciale di Novara, direttamente e indirettamente, prevede peraltro i seguenti interventi:
il progetto di realizzazione di una bretella autostradale che collegherà la direttrice Est-Ovest, rappresentata dalla A4 Torino-Milano, con la direttrice Nord-Sud, rappresentata dal collegamento Novara-Malpensa (da Boffalora) e da Malpensa con il Tunnel del Gottardo (A8 fino a Varese + raccordo Varese - Mendrisio + autostrada del Gottardo);
l'aeroporto di Malpensa 2000, quinto scalo continentale secondo le previsioni di traffico a regime oltre che importante crocevia per il trasporto merci grazie al progetto "cargo city";
il Centro Inter-portuale Merci di Novara (C.I.M.) che, nel contesto di sviluppo futuro del trasporto che interesserà il territorio novarese, potrà costituire l'elemento qualificante del trasporto.
In quest’ottica, al fine di realizzare uno sviluppo equilibrato e sostenibile della mobilità e del territorio, si individuano le 4 aree di interesse ed i relativi macro-obiettivi minimi obbligatori nella redazione dei PUMS, come desumibili dalle linee guida:
- Efficacia ed efficienza del sistema di mobilità
- Sostenibilità energetica ed ambientale
- Sicurezza della mobilità stradale
- Sostenibilità socio-economica
Conclusioni
Accanto ai macro-obiettivi minimi obbligatori, occorre poi definire una serie di obiettivi specifici caratteristici per ogni realtà urbana.
L’Amministrazione Comunale può scegliere, per il proprio PUMS, gli obiettivi specifici più adatti alle proprie caratteristiche.
Sarà tuttavia di fondamentale importanza che ne venga monitorato il raggiungimento secondo gli indicatori previsti nel seguito.
Tradotto in altre parole, in modo più concreto e sintetico, il PUMS del Comune di Novara dovrebbe riuscire a perseguire i seguenti n. 4 obiettivi generali:
- garantire a tutti i cittadini una o più opzioni di trasporto che consentano lo spostamento sul territorio in funzione delle loro esigenze (a seconda del tipo e motivo di spostamento) migliorando l’efficacia e l’efficienza del trasporto delle persone e delle merci;
- ridurre l’inquinamento atmosferico e acustico, il consumo energetico e le emissioni di gas serra;
- migliorare la sicurezza della circolazione in generale (pedoni, ciclisti e automobilisti);
- migliorare l’attrattività del territorio e la qualità della vita degli spazi urbani a favore di sicurezza, economia e vita sociale.
Parole chiave: PUMS, mobilità, sostenibilità
[1] https://www.comune.novara.it/it/aree-tematiche/trasporti-e-viabilita/mobilita/pianificazione-mobilita/pums-novara