Di Andrea Andorno, Amministratore Delegato Torino Airport
Il 2020 è stato uno degli anni più sfidanti per l’Aeroporto di Torino. L’impatto della pandemia da Covid-19 ha influenzato in maniera molto incisiva i dati di traffico di uno scalo che mediamente aveva movimentato negli ultimi 4 anni prima del 2020 volumi pari a circa 4 milioni di passeggeri annui.
Nel 2020 l’Aeroporto di Torino ha servito 1.407.372 passeggeri, registrando una contrazione del traffico di 2.544.786 passeggeri, pari al -64,4% rispetto al 2019.
Tali risultati sono stati interamente condizionati dall’emergenza sanitaria, in considerazione della quale le Autorità competenti in pressoché tutti i Paesi del mondo hanno imposto pesanti limitazioni agli spostamenti delle persone, con conseguente impatto diretto sul trasporto aereo passeggeri. Di fronte a tale crisi senza precedenti, la maggior parte delle azioni messe in campo da SAGAT SpA, gestore dell’Aeroporto di Torino, nel 2020 è stata orientata a garantire l’operatività dello scalo, prevenendo il contagio per tutti gli utenti aeroportuali, offrendo un’esperienza di viaggio sicura e attivando ogni possibile leva per mitigare gli effetti economici derivanti dalla contrazione del numero di movimenti aerei e di passeggeri trasportati. Pur in questo contesto, il Gruppo SAGAT ha comunque mantenuto l’impegno assunto verso l’ambiente e la comunità, operando in un orizzonte di sostenibilità sociale, ambientale ed economica.
Numerosi gli interventi normativi italiani che hanno condizionato direttamente e indirettamente l’attività aeroportuale. Fra di essi, il Decreto emanato dal Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti del 12 marzo 2020 il quale, limitando l’operatività aeroportuale ad un ristretto numero di scali tra i quali quello di Torino, ha comportato l’obbligo per il nostro aeroporto di dare continuità operativa ai propri servizi, anche nei periodi di sostanziale azzeramento del traffico.
I dati di traffico
Nel complesso, il mercato nazionale, sviluppato principalmente sulle direttrici verso il Sud Italia e le isole, ha saputo contenere il calo generalizzato del traffico attestandosi a -53,7% a seguito della domanda di viaggio che ha mostrato dei segni di ripresa specie nei mesi estivi e in occasione delle festività natalizie; il segmento internazionale, d’altro canto, ha subito un rallentamento pari a -76,3% attribuibile alle limitazioni imposte dai vari Governi ai movimenti tra Paesi diversi.
Tabella 1 – Variazione flussi passeggeri 2019-2020
Coerentemente con i provvedimenti che nel corso del 2020 hanno limitato gli spostamenti da e per molti Paesi esteri, 8 su 10 delle direttrici più trafficate sono state italiane. Roma, da sempre la rotta più trafficata, ha perso il suo primato a causa del disimpegno di Alitalia che ha operato al massimo 2 frequenze giornaliere anche nei periodi di maggior domanda.
Tabella 2 – Passeggeri delle principali destinazioni e variazione flussi 2019-2020
Il decremento dei volumi di traffico ha inevitabilmente avuto degli effetti anche sul consuntivo economico-finanziario del 2020: Il bilancio d’esercizio è infatti stato condizionato in modo determinante dall’emergenza sanitaria dovuta alla diffusione pandemica del virus Covid-19.
Sicurezza e operatività al primo posto
Di fronte a tale crisi senza precedenti, la maggior parte delle azioni messe in campo dal SAGAT SpA, gestore dell’Aeroporto di Torino, nel 2020 è stata orientata a garantire l’operatività dello scalo, prevenendo il contagio per tutti gli utenti aeroportuali, offrendo un’esperienza di viaggio sicura e attivando ogni possibile leva per mitigare gli effetti economici derivanti dalla contrazione del numero di movimenti aerei e di passeggeri trasportati.
La creazione di gruppi di lavoro trasversali dedicati a coordinare le operazioni nel contesto emergenziale, l’apertura del Covid Test Point aeroportuale, primo in Italia a disposizione di tutta la cittadinanza, il costante flusso di informazione su tutte le piattaforme verso i passeggeri e la comunità aeroportuale, il dialogo assiduo con tutti i partner e fornitori, l’attivazione pressoché immediata della modalità di lavoro agile, sono solo alcuni degli esempi dello sforzo organizzativo che ha caratterizzato il 2020.
Pur nella difficoltà, l’Aeroporto di Torino ha saputo rafforzare nel corso del 2020 il proprio ruolo sociale.
Lo scalo si è infatti rivelato centrale fin dall’inizio dell’emergenza sanitaria, con l’attivazione immediata dei protocolli e delle misure di sicurezza in rispetto alle normative, con il sostegno alle Istituzioni del territorio per la gestione dell’emergenza sanitaria, fra cui la creazione del primo Covid Test Point aeroportuale aperto a tutta la cittadinanza.
L’attenzione per tutte le persone, dipendenti, comunità aeroportuale, passeggeri, comunità territoriale, è stata altissima: l’introduzione del lavoro agile anche per permettere la conciliazione con le esigenze familiari scaturite nel contesto dell’emergenza sanitaria, la copertura assicurativa in caso di contagio da Covid-19, le azioni di prevenzione del contagio in aerostazione, l’ascolto mai interrotto delle esigenze dei passeggeri che ci è valso il riconoscimento Voice of the Customer di ACI Europe, le iniziative di solidarietà per i cittadini e le scuole in difficoltà nei comuni limitrofi, sono alcuni esempi dei molti filoni di intervento che ci hanno visti dare il nostro contributo alla lotta alla pandemia.
L’impegno di tutti i lavoratori del Gruppo SAGAT è testimoniato dal raggiungimento di alcuni importanti riconoscimenti: il premio Best Airport 2020 di ACI Europe nella sua categoria tra i 2 e i 5 milioni di passeggeri per la rapidità e l’efficacia dimostrata nell’affrontare l’emergenza sanitaria; la certificazione Airport Health Accreditation di ACI Europe per la tutela della sicurezza dei passeggeri; l’attestazione TÜV Italia “Hygiene Synopsis” per le misure di tutela attuate nei confronti dei lavoratori.
Un riconoscimento ancora più significativo perché raggiunto in un contesto di forte cambiamento caratterizzato anche dall’attivazione della Cassa Integrazione Guadagni Straordinaria, a cui per la prima volta il Gruppo SAGAT ha dovuto fare ricorso.
Pur in questo contesto, il Gruppo SAGAT ha comunque mantenuto l’impegno assunto verso l’ambiente e la comunità, operando in un orizzonte di sostenibilità.
L’impegno verso l’ambiente
Nel 2020 è stata conseguita la certificazione al Livello 2 ‘Reduction’ del programma di sostenibilità ambientale Airport Carbon Accreditation - il protocollo comune per la gestione attiva delle emissioni negli aeroporti attraverso risultati misurabili - promosso dall’associazione europea degli aeroporti ACI Europe. Si è trattato di un tassello importante, poiché raggiunto in un anno contraddistinto dalla pandemia, che si è sommato in realtà a un cammino che oggi prende il nome di ‘Torino Green Airport’, di recente presentato ai media, ma che di fatto nella sua operatività il nostro Aeroporto ha intrapreso ormai da un decennio.
L’Aeroporto di Torino vuole infatti gestire l’infrastruttura e le operazioni aeroportuali in maniera efficiente dal punto di vista energetico, consumando sempre meno energia ed evitando lo spreco di risorse. Ogni attività viene dunque indirizzata al rispetto dell’ambiente, inteso nella sua accezione più ampia e le linee di azione si articolano infatti su tutti gli asset ambientali: energia, emissioni di CO2 e decarbonizzazione; gestione delle aree verdi e tutela della biodiversità; rifiuti; acque; rumore aeroportuale.
Fra questi impegni in ottica di sostenibilità, si ricorda inoltre che l’Aeroporto di Torino ha aderito alla risoluzione NetZero2050 che l'associazione degli aeroporti europei ACI Europe ha annunciato nel 2019, in occasione del vertice ONU sull'azione globale per il clima svoltosi a New York: ci siamo impegnati ad arrivare alle ‘emissioni zero’ entro i prossimi trent’anni.
Il legame con il territorio
La gestione dell’emergenza sanitaria nel corso del 2020 è stata alla base di un consolidamento dei rapporti con il territorio circostante. Come detto, lo scalo di Torino non ha mai chiuso, nemmeno nel picco dell’emergenza sanitaria, svolgendo appieno la sua funzione di servizio di utilità pubblica: mantenere l’aeroporto sempre aperto ha permesso di accogliere voli di approvvigionamento sanitario con materiale e personale medico in arrivo in Piemonte. È stata inoltre rinnovata la collaborazione con la Croce Rossa Italiana - Comitato di Torino che assicura assistenza sanitaria 24 ore su 24 ai passeggeri e alla comunità aeroportuale.
L’Aeroporto di Torino ha inoltre voluto rimarcare la propria vicinanza al territorio attraverso il sostegno alle persone in difficoltà nel far fronte all’emergenza sanitaria: SAGAT S.p.A. ha fornito oltre 600 borse della spesa nei comuni limitrofi di San Maurizio Canavese e San Francesco al Campo, e ha sostenuto la didattica a distanza, fornendo all'Istituto Comprensivo di Caselle Torinese dispositivi informatici per gli studenti.
A partire dalla stagione estiva 2020 e con il rientro dei flussi turistici dall’estero, questo legame si è poi rafforzato ulteriormente, con la necessità di fornire supporto alle strutture sanitarie locali per l’effettuazione dei tamponi sui passeggeri in arrivo: il contributo dell’Aeroporto di Torino in tale circostanza si è concretizzato, oltre che nell’allestimento dell’area test presso il terminal remoto in tempi estremamente rapidi, anche nella sua comunicazione verso l’esterno in collaborazione con le stesse autorità sanitarie. Un ulteriore tassello si è infine aggiunto nel corso dell’autunno, con l’allestimento di un Covid Test Point aeroportuale aperto a tutta la cittadinanza.
Nel generale scenario di contrazione economica, che ha inciso e continua a incidere anche sulla redditività aziendale, assicuriamo che i temi della sostenibilità, intesa non solo come ambientale, ma anche sociale ed economica, e l’obiettivo di un successo sostenibile rimarranno al centro del nostro operato anche nel 2021. Riteniamo infatti che la sfida che abbiamo di fronte a noi, condivisa con tutto il settore del trasporto aereo e aeroportuale, non possa essere vinta se non accompagnata da una gestione consapevole e rispettosa del contesto ambientale e sociale in cui l’Aeroporto opera.
Conclusioni
Il ruolo sociale di una infrastruttura aeroportuale è quanto mai rilevante, poiché al centro di un sistema complesso che implica la contemporanea e complementare attività di un ampio ventaglio di attori: oltre al gestore aeroportuale, alle compagnie aeree e agli handlers, si pensi agli enti pubblici, alle attività commerciali che gravitano sull’aeroporto stesso, ai controllori del traffico aereo, ai fornitori di servizi aeroportuali, per non citarne che alcuni.
Al di là dell’importanza sociale attribuita all’attività aeroportuale, che consente la mobilità di un territorio da e verso il mondo, la pandemia ha evidenziato quanto siano stretti i nodi che portano il macro universo aeroportuale a interfacciarsi anche con altre esigenze della comunità.
Il 2020 ha infatti messo in luce la necessità di sicurezza, a cui l’Aeroporto di Torino ha saputo rispondere in maniera efficace e rapida, soddisfacendo anche le necessità sanitarie degli operatori aeroportuali, dei passeggeri e della cittadinanza tutta. Il 2021 ha inoltre portato il posizionamento di un hub vaccinale presso gli spazi aeroportuali, a conferma di un impegno che proseguirà nel tempo.
L’auspicio dell’Aeroporto di Torino è che con la graduale uscita dall’emergenza sanitaria, accompagnata da una serie di investimenti che sono stati recentemente annunciati – su tutti il posizionamento della 16esima base Ryanair da novembre 2021, con 2 aeromobili basati e l’avvio di un ampio ventaglio di nuove rotte, che genereranno traffico per 1 milione di passeggeri in più – rimanga la capacità di fare sistema, concretizzatasi durante la pandemia, con lo scopo condiviso di promuovere in maniera sistemica e sistematica il nostro territorio.