“Imprese Rur@li”, un progetto per una nuova imprenditorialità nei territori rurali

    Di Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo. e Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.(Ires Piemonte)

    “Imprese Rur@li. Giovani imprenditori e sviluppo rurale sostenibile” è un progetto della Regione Piemonte (Direzione Ambiente e Direzione Agricoltura) e IRES Piemonte che intende proporre un percorso di conoscenza, analisi e valorizzazione dei modelli imprenditoriali sostenibili nei territori rurali del Piemonte e di sensibilizzazione dei giovani sul tema della sostenibilità ambientale, sociale ed economica nel mondo del lavoro e dell’impresa. Il progetto si sviluppa nell’arco di circa due anni (novembre 2019 - dicembre 2021)  ed è strutturato su tre moduli differenti al fine di indagare tipologie diverse di territori rurali e quindi di  “modi di fare impresa” differenti in collina, in montagna e in pianura. 

    Oltre ai due enti partner di progetto, quindi Regione Piemonte, che svolge ruolo di coordinamento, e IRES Piemonte, referente per le attività di ricerca, ogni modulo/territorio vedrà il coinvolgimento di un ente promotore che sarà soggetto capofila e facilitatore delle iniziative di livello locale. Il progetto è finanziato dal PSR Piano di Sviluppo Rurale 2014-2020 della Regione Piemonte nell’ambito delle attività di comunicazione del PSR rivolte ai cittadini.

    Perché un progetto sullo sviluppo rurale sostenibile?

    Si parla spesso di sviluppo sostenibile, ma allo stesso tempo mancano conoscenze e strumenti per applicare i principi della sostenibilità in modo concreto. Nel 2015 le Nazioni Unite hanno approvato l’Agenda 2030 per lo sviluppo sostenibile, un documento in cui si individuano 17 Obiettivi da raggiungere e che ha quindi indicato la direzione in cui andare, a livello globale. L’Agenda 2030 ha posto la necessità di un cambiamento radicale dei modi di vivere e di lavorare. Se da un lato esiste un modello tradizionale basato su un utilizzo non equilibrato delle risorse, dall’altro lato è evidente la necessità di dare una risposta alle sfide che si pongono a livello ambientale (cambiamenti climatici,  difesa della qualità dell’ambiente e della biodiversità ecc.), sociale (marginalizzazione, diseguaglianza, discriminazione ecc.) e economico (povertà, disoccupazione, ecc.).

    Come realizzare questo cambiamento ormai indispensabile? Come applicare la sostenibilità nel mondo del lavoro e nella vita di tutti i giorni? C’è una sorta di disorientamento su questo punto, su più livelli: nel  settore produttivo, nell’ambito della costruzione delle policy e anche da  parte dei cittadini e dei giovani.

    “Imprese rur@li” parte dal presupposto che la conoscenza e le relazioni territoriali possono essere una delle possibile risposte a questa domanda e che le opportunità per ricercare un nuovo equilibrio spesso già ci sono e si trovano sul territorio. Esistono  dei casi virtuosi in Piemonte che vanno scoperti, studiati, migliorati, facendoli diventare patrimonio comune per incamminarci, a piccoli passi, verso un cambiamento concreto e reale.

    La ricerca non è fine a se stessa ma è utile al territorio e agli attori. L’intento è infatti quello di avvicinare e mettere in relazione chi vive, lavora e studia un contesto territoriale, con la realtà stessa e chi la governa. Si tratta di un’esperienza di scambio di conoscenze, tra il mondo della ricerca, della formazione, dell’imprenditorialità e le amministrazioni locali.  La finalità è apprendere dal territorio per restituire e comunicare il cambiamento, utile come strumento per chi si affaccia sul mondo rurale ma anche come suggestioni per le politiche locali che abbiano ricadute dirette sui territori stessi.

    Un progetto , tre percorsi

    “Imprese Rur@li” si inserisce nel percorso tracciato dalla Strategia per lo Sviluppo Sostenibile del Piemonte in corso di definizione sia per le tematiche  proposte che per le finalità, le modalità di svolgimento e la metodologia. Il progetto ha infatti un’impostazione basata sui tre assi di lavoro previsti dalla Strategia (“Governance”, “Conoscenza”, “Metodo”) e segue, in tutte le fasi progettuali, i principi di interdisciplinarietà e di coinvolgimento attivo degli attori del territorio, con particolare riguardo ai giovani, in sintonia con la Strategia.

    Parallelamente, “Imprese Rur@li” si colloca anche nell’ambito del processo di lavoro del Protocollo “La regione Piemonte per la green education”, una delle macro-aree prioritarie per il Piemonte nell’ambito del processo di costruzione della Strategia Regionale per lo Sviluppo Sostenibile, e che riguarda i cambiamenti di competenza nell’ambito educativo e della formazione necessari per accompagnare la transizione verso un nuovo modello di sviluppo. Il progetto intreccia anche un terzo percorso, è quello dello Sviluppo rurale: “Imprese Rur@li” ha come contesto privilegiato il territorio rurale del Piemonte. L’oggetto di studio sono i modelli di impresa sostenibile piemontesi in linea con il Programma di Sviluppo Rurale (PSR).

    Gli obiettivi specifici

    Il tema principale del progetto è il cambiamento che la nostra società deve mettere in atto verso un modello più sostenibile di vita e di lavoro, di  fare impresa, con un approfondimento sulle imprese agricole condotte da giovani e ai territori rurali piemontesi. Ma qual è il punto di partenza del cambiamento? È il territorio stesso, con le sue peculiarità, le sue realtà e le sue dinamiche virtuose (istituzioni, associazioni, ricercatori, imprenditori, il mondo della formazione e della scuola…). Il progetto da qui parte, per poi stimolare un percorso di conoscenza e sensibilizzazione su più livelli  e settori.

    Sulla base di queste premesse, gli obiettivi specifici sono quindi i seguenti:

    • comprendere cosa i territori stiano già realizzando in coerenza con gli obiettivi di sostenibilità e con le linee di lavoro del Programma di Sviluppo Rurale;
    • produrre conoscenza utilizzabile a scala locale e regionale per la costruzione di politiche sempre più orientate allo sviluppo sostenibile dei territori;
    • attivare gli enti e i territori locali interessati dal progetto, affinché producano conoscenza e traducano i risultati di progetto in politiche ed azioni concrete a scala locale;
    • attivare più direzioni della Regione Piemonte affinché producano conoscenza e traducano i risultati di progetto in politiche ed azioni concrete a scala regionale (anche in relazione alla Programmazione europea 2021-2027 nella fase di definizione delle Misure).

    Dal progetto si auspica quindi un risultato concreto: a partire dalla produzione e diffusione di conoscenza e da una maggiore consapevolezza, ci si aspetta di giungere a politiche più attente alla sostenibilità in tutti i campi e fornire in questo modo un piccolo contributo all’applicazione della Strategia per lo Sviluppo Sostenibile.

    La struttura: tre territori rurali e tre casi aziendali

    Al fine di dare un quadro il più possibile completo dei modelli imprenditoriali sostenibili, il progetto si sviluppa su tre moduli differenti, che corrispondono ad altrettante tipologie di territori rurali:

    • Modulo 1 - Collina
    • Modulo 2 - Montagna
    • Modulo 3 – Pianura

    In ogni Modulo/territorio si prevede di individuare tre casi studio di sviluppo rurale: tre casi aziendali a conduzione giovanile con caratteristiche diverse che rispondono a specifici criteri di sostenibilità.

    Questi criteri, la selezione dei casi studio e il modello di sostenibilità da loro rappresentato saranno il frutto di un’attività di ricerca di IRES Piemonte e di confronto tra gli attori locali attraverso dei tavoli di lavoro multidisciplinari. Il dialogo  e il confronto con le aziende selezionate e la rete territoriale in cui si inseriscono  passeranno, invece, attraverso dei “gruppi territoriali” in cui si analizzerà in modo più approfondito il modello da loro rappresentato: aspetti di sostenibilità, criticità, potenzialità e prospettive.

    I modelli di sviluppo rurale sostenibile e i tre casi studio saranno valorizzati e diffusi attraverso azioni specifiche di comunicazione rivolte a un vasto pubblico (organizzazione di eventi e prodotti editoriali) e a un’azione specifica rivolta al sistema scolastico e formativo del territorio (Premio “Batti 2030”[1]).

    Figura 1. Fasce altimetriche del Piemonte

    Fonte: elaborazione IRES Piemonte

    La governance di progetto

    Un aspetto peculiare del progetto è il modello di governance, che prevede il coinvolgimento attivo degli enti locali, affinché le conoscenze prodotte siano effettivamente utili e utilizzabili  dagli attori locali e a livello regionale. É quindi necessario dotarsi di una struttura di governance adeguata allo scopo. Tale struttura va condivisa

    • a livello regionale in cui si prevede la costruzione, a partire dai tre Moduli (collina, montagna e pianura), di una regia intersettoriale che coordini e gestisca le attività;
    • a livello locale in cui ci sarà l’ente promotore che creerà al suo interno un gruppo multisettoriale  (ambiente, agricoltura, formazione ecc..) e che sarà chiamato a costruire un dialogo con i principali stakeholders (Camere di commercio, fondazioni, associazioni e ordini professionali, altre associazioni, MIUR USP, Parchi.. ) creando dei gruppi territoriali di confronto per individuare le realtà locali, i casi studio aziendali e facendo propri i risultati del progetto.

     Figura 2. Schema di governance di progetto

    Fonte: elaborazione IRES Piemonte

    Le attività e la metodologia

    Il progetto prevede una serie di attività che, in coerenza con la Strategia per lo Sviluppo Sostenibile, sono state associate agli assi della Strategia stessa. Le attività si ripetono con la stessa metodologia per i tre Moduli:

    • Asse GOVERNANCE: azioni di coinvolgimento degli attori e creazione di gruppi di lavoro intersettoriali di livello regionale e locale;
    • Assi CONOSCENZA e METODO: questo asse prevede più azioni.
    • Selezione e studio di modelli rappresentativi dello sviluppo sostenibile a partire da casi complessi individuati in ciascuna area territoriale e laboratori territoriali di discussione dei casi studio (attività di ricerca a cura di IRES Piemonte);
    • Organizzazione di un Premio per gli studenti di più istituti e indirizzi scolastici e della formazione professionale (attività rivolta ai giovani e alle scuole delle classi 3° e 4° degli istituti superiori del territorio di tutti gli indirizzi e alle scuole di formazione professionale – Premio “Batti 2030”);
    • Monitoraggio e valutazione dei risultati ottenuti dell’intero progetto.
    • Asse CONOSCENZA: azioni di comunicazione e di divulgazione dei risultati. Per ogni Modulo saranno organizzati eventi di diffusione dello studio e approfondimenti relativi alle politiche territoriali per lo sviluppo sostenibile; si prevede inoltre la redazione e la pubblicazione di un Quaderno sull’imprenditorialità giovanile per lo sviluppo rurale sostenibile con indicazioni condivise sulle politiche di sviluppo rurale (una collana di tre volumi, uno per ciascun territorio, denominata “ I Quaderni delle Imprese Rur@li”).

    L’avvio del progetto

    Il primo Modulo,quello dedicata al territorio Collinare, è stato avviato di recente, a novembre 2019, e si è scelto di lavorare sulla provincia di Asti. Qui si svolgeranno le attività “pilota” in cui si definirà la metodologia di ricerca e di animazione del territorio astigiano e si avvierà la sperimentazione delle attività rivolte ai giovani da applicare successivamente agli altri territori.

    La scelta del territorio astigiano è stata fatta in relazione e in continuità con l’esperienza maturata a partire dal 2016 in collaborazione con il Comune di Asti, le principali associazioni professionali agricole astigiane (CIA e Coldiretti) e le ACLI nell’ambito del percorso di ricerca “èCO2NO2mia!”[2].

    Una volta definita la metodologia e impostate le attività sul territorio astigiano, i partner di progetto avvieranno le attività per la selezione del territorio montano e di pianura nelle future fasi progettuali, nonché all’individuazione degli “enti promotori” su questi territori.

     

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