di Cristina Pellerino e Emanuela Sarti (VisitPiemonte)
La bicicletta traina sempre più il turismo italiano, rappresentando più del 10% del totale dei visitatori e con un impatto economico che sfiora i 9,8 miliardi di euro.
89 milioni le presenze nel 2024 (+54% rispetto al 2023), dove circa la metà dei cicloturisti ha tra i 30 e i 44 anni d’età. Tra le nuove tendenze, la presenza crescente di donne e la ricerca di una vacanza rigenerativa. Un ambito spinto non solo da motivazioni ambientali e/o sportive, poiché ben il 44,6% degli intervistati dichiara di andare alla ricerca della ricchezza del patrimonio artistico e culturale e dei luoghi più nascosti del nostro Paese. Un target, inoltre, che non rinuncia a spendere: risultano infatti in aumento le spese sul territorio effettuate dagli stranieri: 132 euro nel 2024 contro i 104 del 2023.
Sono questi i dati emersi dal rapporto “Viaggiare con la Bici 2025”, realizzato da ISNART-Unioncamere per l’Osservatorio sull’Economia del Turismo delle Camere di Commercio in collaborazione con Legambiente, presentato nell’aprile scorso alla Fiera del Cicloturismo di Bologna.
In Piemonte la crescita della fruizione turistica del territorio su due ruote è chiaramente visibile, oltre che testimoniato da un’aumentata progettualità delle istituzioni pubbliche, dalla moltiplicazione degli eventi competitivi e non legati alla bicicletta e dalla presenza più evidente di attività private legate ai servizi correlati: dai bike hotel agli accompagnatori fino al noleggio e al moltiplicarsi di guide cartacee e applicazioni web dedicate.
L’indagine dell’Osservatorio Turistico Regionale sul mondo degli operatori
Il punto di vista del mondo degli accompagnatori e dei noleggiatori piemontesi è stato oggetto nel 2022 della prima indagine specifica da parte dell’Osservatorio Turistico della Regione Piemonte, con un lavoro che ha fatto emergere le esigenze del settore: organizzazione dell’offerta del prodotto, comunicazione, promozione, necessità di una crescita delle reti di collaborazione tra i diversi soggetti pubblici e privati e di nuove norme sugli accompagnamenti.
In particolare, dall’indagine sul mondo degli accompagnatori è emerso che – tra coloro regolarmente abilitati e aggiornati – il 58,8% faceva parte di un’associazione di guide/accompagnatori cicloturistici, il 26% collaborava con un consorzio turistico (in particolare sui territori di Cuneo e Torino) e il 65,6% lavorava insieme a operatori ricettivi e/o punti di noleggio. Inoltre, la collaborazione risultava essere fondamentale per il contatto con i clienti: il 41,4% dichiarava infatti di attrarre gli appassionati di bicicletta tramite gli enti del territorio. Importanti le attività condivise sui canali social e sui siti internet, tramite cui comunicare le esperienze e raggiungere nuovi utenti.
Entrando più nel dettaglio della clientela, emergeva che la maggior parte sceglieva un’esperienza giornaliera (81,7%) da vivere in gruppo, con la famiglia o il partner. Normalmente, si notava una predilezione per itinerari facili (43,3%) da affrontare con l’e-bike (57,2%), la quale nel 60,3% dei casi veniva noleggiata.
Principalmente si trattava di clienti italiani: locali – piemontesi che si spostano all’interno della regione – oppure da regioni limitrofe come Lombardia e Liguria. Dall’estero, soprattutto francesi, seguiti da tedeschi, olandesi e scandinavi.
Il numero di escursioni effettuate nella stagione estiva 2022 era ricompreso nella fascia 0-20 (79,4%), seguito dalla fascia 21-50 (16%), per un numero medio di persone accompagnate tra 0 e 50. Rispetto alla stagione estiva precedente, il numero di uscite e di accompagnamenti era rimasto costante nel 45% dei casi, mentre più del 36% segnalava un aumento.
Fig 1 – Tipologia di bicicletta utilizzata dai clienti delle guide cicloturistiche

Fonte: indagine sugli operatori, VisitPiemonte 2022
Rispetto ai noleggi di biciclette, emergeva che la maggior parte aveva aperto nell’ultimo decennio. Il 74,6% aveva iniziato la propria attività dopo il 2010, con una particolare concentrazione nell’anno 2018 e nel periodo pre-pandemico 2019. Il Covid-19 provocava un periodo di sospensione dell’attività, che dopo il 2021 si riprendeva anche grazie volontà/necessità di vivere vacanze all’aria aperta e a contatto con la natura dove potessero essere garantite le norme di sicurezza.
Per quanto riguarda la distribuzione sul territorio piemontese, le province di Cuneo e Torino risultavano le aree in cui erano presenti più servizi di noleggio (entrambe al 33,9%), seguite dal Verbano-Cusio-Ossola (20,3%).
Anche dall’indagine rivolta ai noleggiatori emergevano le tipologie di relazioni tra i noleggi di biciclette e i soggetti del territorio: tra coloro che erano attivi e operativi nel 2022, solo il 16,9% faceva parte di un’associazione e il 45,8% collaborava con un consorzio turistico (principalmente nei territori di Cuneo e Torino). Elevate invece le collaborazioni con gli operatori ricettivi: 74,6%, e con gli accompagnatori cicloturistici, 66,1%, anche se la maggior parte dei clienti dei noleggi bike sceglieva di vivere esperienze in autonomia (88,1%). L’attività di noleggio durante i mesi estivi del 2022 era stata prevalentemente di durata giornaliera (86,4%) e principalmente di e-bike (78,3%).
Entrando più nel dettaglio della clientela, attirata principalmente dai siti internet e dai canali social, emergeva un profilo di cliente italiano: piemontese, lombardo e ligure ma anche laziale, siciliano e dall’Emilia-Romagna. I clienti esteri: tedeschi, francesi, olandesi e scandinavi.
La promozione turistica di Visit Piemonte
Cicloturismo e bike rappresentano una fetta importante del prodotto Outdoor piemontese. Sul portale turistico di Visit Piemonte e su Outdoor Active (piattaforma internazionale leader al mondo per il turismo all’aria aperta) sono caricati e promossi oltre 170 percorsi corredati con gpx, descrizioni, immagini, traduzioni in 3 lingue e punti di interesse. Il prodotto, inoltre, viene costantemente portato alle fiere di settore italiane ed estere specializzate e non, nonché è oggetto delle pianificazioni pubblicitarie estive, stampa e digitali, e dei press tour inseriti nelle singole progettazioni. Tra queste ultime, le “Vie storiche di montagna” che comprendono, tra le altre, salite importanti anche dal punto di vista mediatico, come il Colle delle Finestre o l’Alta Via del Sale, e il “Grand Tour UNESCO” in bicicletta: anello di 600 chilometri che tocca le regge e i paesaggi Patrimonio dell’Umanità, le Riserve Man and the Biosphere, le Città Creative e i Geoparchi.
Anche il principio dell’accessibilità è stato declinato nel 2024 in chiave di fruizione ciclabile in occasione delle attività di promozione del progetto “Via Francigena for all”, con riprese televisive che hanno coinvolto soggetti disabili sui percorsi valsusino e canavesano.
Nel 2025, in particolare, si è avviata la promozione della rete ciclabile piemontese, che ha coinvolto, oltra all’Assessorato regionale al Turismo, anche l’Assessorato ai Trasporti, titolare del Piano Regionale della Mobilità Ciclistica (PRMC) voluto in ottica di un Piemonte più sostenibile e connesso, sia per i residenti che per i turisti.
Il Piano ha individuato una rete strategica di percorsi ciclabili costituita da 28 itinerari che attraversano il territorio con uno sviluppo complessivo di oltre 3000 km, toccando i punti di interesse storico-culturale e paesaggistico e collegando i capoluoghi di provincia ed i principali centri urbani: un patrimonio in grado di soddisfare tutte le passioni, tra ambienti naturali ricchi di biodiversità, borghi e vigneti, risaie e laghi, castelli e città di antica storia, muovendosi sulle lunghe e affascinanti dorsali da percorrere a tappe o sui facili anelli metropolitani o sui percorsi a tema.
Per la promozione è stata prodotta una mappa cartacea per la distribuzione nelle fiere, riportante tutti i 28 itinerari, e una mappa digitale interattiva inserita sul sito Visitpiemonte.com che presenta una selezione dei principali percorsi.
I percorsi ciclabili principali della rete
Attraversano la regione da nord a sud, la “Via del Mare”, che dal confine con la Svizzera giunge a Domodossola e nel basso Verbano, quindi scende a Novara, Vercelli, Asti e nel Cuneese sino al confine con la Liguria, e la “Via Pedemontana” che dal Novarese raggiunge la Città Metropolitana di Torino, il Pinerolese, Saluzzo, Cuneo, Mondovì.
Oppure ci si può spostare da est a ovest con la celebre “Via Francigena della Valle di Susa”, storica via di pellegrinaggio, e il tratto piemontese di “AIDA” che partono dal Colle del Moncenisio e scendono lungo la Valle di Susa dominata dall’iconica Sacra di San Michele: la Francigena punta verso Asti, Alessandria, Novi Ligure e Gavi mentre AIDA, il cui nome evocativo è l’acronimo di Alta Italia Da Attraversare, si innesta sul percorso “Canale Cavour”, risale in direzione Novara e si affaccia verso la Lombardia.
Fig. 2 – Mappa dei principali itinerari ciclabili in Piemonte

Fonte: VisitPiemonte
Borghi isolati e vasti panorami contraddistinguono la Via Francigena della Val d’Aosta, altra iconica via medievale che percorre il Canavese toccando città storiche, vigneti pregiati e pievi romaniche, ma anche la “Via Provenzale” che collega le numerose direttrici Nord-Sud tra Cuneese e Alpi Marittime sfiorando le Langhe, toccando Fossano e Cuneo e raggiungendo in alta quota il Colle della Maddalena, al confine con la Francia.
La rete regionale comprende anche percorsi a tema: tra i più famosi, la “Corona di Delizie”, anello di 120 km che mette in connessione 10 Residenze Reali Sabaude e attraversa 16 comuni intorno a Torino; la “Bar2Bar” si sviluppa nei territori UNESCO delle Langhe toccando Alba, Verduno, La Morra, Barolo e Monforte d’Alba. il percorso “Tracce dei Ghiacciai”, si snoda invece tra Biella e Alagna Valsesia, la “Via del Ticino e del Lago Maggiore” offre paesaggi di grande valore naturalistico e paesaggistico, mentre sui verdi colli tortonesi si snodano i percorsi “Terre di Coppi” dedicate al Campionissimo.
Importantissima, la Eurovelo-VenTO, la rete europea di percorsi ciclistici che corre su 5.900 km lungo la costa nord del Mediterraneo, dalla Spagna a Cipro e attraversa l’Italia settentrionale da Est a Ovest. Il tratto piemontese si estende per oltre 250 km, passando per le aree del Cuneese, Torinese, Vercellese e Alessandrino, con la porzione di itinerario da Torino a Venezia rappresentata dalla ciclovia VenTO. Si parte in montagna, da Limone Piemonte, si arriva a Isola Sant’Antonio toccando ben 26 comuni, tra suggestivi paesaggi d’alta quota, morbide colline dei Paesaggi vitivinicoli Unesco, borghi medievali, castelli, dimore storiche e riserve naturali. Sempre da Limone Piemonte, la Via del Sale Limone-Monesi è la più bella strada bianca d’Europa, che dalle Alpi al mare offre 39 km di sterrato fino a Briga Alta, in quota sull’antica strada militare, tra i 1.800 e i 2.100 metri.
Il ruolo degli eventi sportivi della bicicletta
Come confermato di recente dal 3° Congresso Mondiale del Turismo Sportivo (Wstc) di Madrid, gli eventi sportivi – siano mega appuntamenti o momenti amatoriali – svolgono un ruolo fondamentale nella promozione del turismo, perché c’è il pieno coinvolgimento della comunità e si favoriscono benefici economici nelle destinazioni. Del resto, il grande seguito delle più importanti gare ciclistiche (dal Giro d’Italia al Tour de France, fino alla Vuelta che per la prima volta partirà dal Piemonte nel prossimo agosto) dimostra ampiamente che il turismo sportivo, sia attivo che passivo, può svolgere un ruolo chiave nel contribuire alla diversificazione delle destinazioni e delle imprese del travel. Puntare sugli eventi sportivi è stata per la Regione Piemonte una mossa vincente: secondo la ricerca IRES, i 6,5 milioni di euro investiti nel 2022 hanno generato ricadute sul territorio per 49,19 milioni, cioè 7,5 volte maggiori.
In Piemonte, anche numerosi eventi sportivi “minori” promuovono l’uso della bicicletta, sia a livello amatoriale che professionale. Tra questi spicca il progetto “Granfondo Piemonte” creato proprio per valorizzare gli eventi ciclistici regionali e seguito come diversi altri progetti da “Piemonte Sport”, area voluta da Regione all’interno di Visit Piemonte per la promozione e l’interazione sinergica tra il settore sportivo e il turismo